V.M. = IO JEFF = MIO FIGLIO
Queste registrazione è importante perchè da una parte mio figlio ammette implicitamente che in casa ci sono i contanti, le monete d’oro, i miei risparmi e via dicendo, dall’altra perché non una sola volta accenna al fatto che io gli avrei detto che volevo uccidere sua madre o che lui mi ha visto maltrattare sua madre. Infatti quando parla di maltrattamenti tira in causa la donna di servizio, non dice “le ho detto che volevi ucciderla e per questo ti ha denunciato. Non dice “ti ho visto io picchiare la mamma…”Lui non dice “papà la trattavi male, la picchiavi…) ma bensì dice che altri hanno visto, altri hanno sentito ecc. mentre lui il 04 febbraio 2021, solo 4 gg prima (MA IO NON LO SAPEVO ANCORA) avvallava tutte le accuse della madre affermando cha anche lui era vittima degli stessi maltrattamenti che subiva la madre.
ALCUNI PASSI DELLA CONVERSAZIONE:
………JEFF – È tutta… Mi sa che sono le ultime cose.
V.M. – No, ma dove la metto io ‘sta roba?
JEFF – Te la porterai nella nuova casa, no?
V.M. – Sì, va bene, Jeff, però però… non posso stare qui tre-tremila anni.
JEFF – Lei mi ha dato tutta quanta… messo lì in… Dove ci ha messo, Nelson, la roba, fuori lì?
V.M. – Lascia perdere Nelson. Parla con me; parla con me. Lascia perdere gli altri.
JEFF – Lei ha detto che non vuole più niente di tuo, che di co… di te. Mi ha detto: “Portagli tutto!”.
V.M. – Sì, va bè e… e il resto? (soldi, oro, valori, riparmi….ndr)
JEFF – Il resto ha detto che lei vuole vedere il contratto di affitto…
V.M. – (Con tono alterato) No, perché non le devo dare niente.
JEFF – Finché non vede, lei non (voci sovrapposte) (inc.).
V.M. – Io…
JEFF – …parlare.
V.M. – (Rivolto a Nelson) Sì, ma scusa scusa… ehm, puoi andare giù un attimo che devo parlare con mio figlio?
NELSON – Sì.
V.M. – Grazie. Ti chiamo subito, Nelson.
JEFF – Aspetta, aspetta, porta su le altre cose. È rimasta una scatola di scarpe e… è rimasta roba.
V.M. – Scusa, Jeff… scu… scusa.
JEFF – Ha detto che lei non par… (voci sovrapposte) non (viene)più. Lei mi aggredisce, mi urla.
V.M. – Ma no… ma non m’interessa niente.
JEFF – E ha detto che solo sentire che arrivano i messaggi gli crea ansia.
V.M. – Allora sta… stammi a sentire. Se te… io vengo a casa e ti porto via quello che hai, tu cosa mi dici?
JEFF – Allora…
V.M. – No, no, rispondi alla mia domanda. Se io ti porto via tutto quello che hai…
JEFF – Lei ha detto…
V.M. – (Con tono alterato) No, no, non dirmi lei; io ti faccio una domanda a te: se tu… se io ti porto via tutto quello che hai…
JEFF – Non devi dire a me queste cose.
V.M. – No, e a chi le dico?
JEFF – Cosa ti devo rispondere? Ha detto…
V.M. – No, co-cosa… cosa…
JEFF – Ha detto che voi vi risolvete tutto quando gli fai vedere un contratto di affitto di Trieste, di un appartamento.
V.M. – Ma è una cagata, Jeff!
JEFF – Che lei non ci crede che te ne vai via, ha detto.
V.M. – Ma… come non ci crede? Dove… Cosa resto qui tutta la vita?!
JEFF – Penso di no.
V.M. – Dai dai dai, Jeff, dai!
JEFF – (In lontananza) Penso di no, anche perché non è il posto migliore. Te l’ha detto anche l’Avvocato, no?
V.M. – No, no, ma non voglio stare qui più; non voglio stare più qui.
JEFF – Qua non è… non è igienico stare qui.
V.M. – Ehm Jeff, non voglio più niente avere a che fare con tua madre però…
JEFF – (Sospira).
V.M. – …se io non c’ho una disponibilità, non posso fare i contratti, vedere case, eccetera.
JEFF – Allora ehm…
JEFF – Lei mi ha detto così…
V.M. – Bon! Allora dammi 20.000 euro, domani vado a Trieste e comincio a vedere le case, così lascio i so… i soldi, la caparra, eccetera, se trovo una cosa che mi piace.
JEFF – Ascolta…
V.M. – Va bene?
JEFF – Io gli dirò ehm…
V.M. – Bon! Po-portami dopo 10.000 euro, quello che vuoi.
JEFF – Vado a prendere il resto della roba, che ci sono ancora scato…
V.M. – Sì. Ma hai capito?
JEFF – Sì, ho capito.
V.M. – Perché non è il caso che che che lei mi porti via tutto – va bene? – e io non paghi per me… nessuno viene a portarmi via tutto.
JEFF – Ascoltami… ascoltami, ascoltami…
V.M. – Io voglio, io voglio i miei contanti…
JEFF – Mi hai già detto ‘ste cose, Dio santissimo.
V.M. – E cosa voglio allora?! Dimmi!
JEFF – Mi hai già ripetuto quello che tu vuoi.
V.M. – I contanti e la mia collezione di monete.
JEFF – Sì, va bene, quello… mi hai già detto le cose.
V.M. – Eh? E… e allora!
JEFF – Gli tornerò a dire. Adesso ti prendo la roba.
V.M. – Sì, però io voglio andar via di qua, Jeff!
JEFF – Lo so, ma…
V.M. – Bon!
V.M. – Neanche i profughi non sono così. Io chiamo i Carabinieri e dico: “Cosa faccio… cosa faccio qua?”.
JEFF – Sì, è stato proprio il Comandante a dire di farti avere tutte le tue cose a mamma?
V.M. – Cosa?
JEFF – Gli ha detto il Comandante a mamma di farti avere tutte le cose.
JEFF – Io gli avevo detto che avevi trovato una casa a Trieste, papà, che mi avevi detto che dovevi andare dentro.
V.M. – Sì, ma devo andare a vedere, Jeff, devo andare a parlare e poi non posso fare in un giorno.
JEFF – Lo so. Lo so.
V.M. – E poi che che mi dia… Allora le monete me le darà dopo quando trovo la casa; che almeno mi dia i contanti subito, no?
V.M. – Ma perché questi ricatti, scusa? Non capisco io.
JEFF – Oh, lei dice che non ne vuol sapere finché non vede un contratto.
V.M. – Io vengo coi Carabinieri, vengo. Domani mattina io prendo e vengo coi Carabinieri e voglio la mia roba.
JEFF – Fai quello che vuoi.
V.M. – E voglio la mia roba.
JEFF – Lei dice “Non c’è nulla da prendere” e lei non… non puoi smentirla, perché lei dice “E’ tutta roba mia”. L’ha detto anche il Comandante. Lui… lui ha detto: “Qui (inc.) è tutta roba sua, signora”.
V.M. – E allora?! E dopo vediamo.
JEFF – (Sospira) Non so, papà.
V.M. – Dopo vediamo.
JEFF – Ti torno a dire… ti torno a ripe… Lei è stata anche a un centro antiviolenza stamattina, eh!
V.M. – Eh! Allora…
JEFF – È stata anche in un centro antiviolenza.
V.M. – Questa è tutta una manovra che non so chi è dietro…
JEFF – No, io te lo dico, (voci sovrapposte) (inc.).
V.M. – No, ma… ma è tutta una manovra perché non so chi è dietro. Ma non gli ho mai messo le mani addosso!
JEFF – Ah questo… No?!
V.M. – Mai! E c’è un referto medico, c’è qualcosa?
JEFF – No, ti hanno visto. (non dice io ti ho visto…ndr)
V.M. – Fina… fina… ma chi? Ma chi?
JEFF – Anche Maria l’ha detto oggi. (la donna di servizio ndr)
V.M. – Io denuncio quella donna; è da denuncia.
JEFF – Andava lei dai Carabinieri se non andava mamma.
V.M. – La denuncio, la denuncio io. La denuncio!
JEFF – Guarda che le ha detto che, se non andava lei, andava lei dai Carabinieri.
V.M. – Eh, adesso ti dico io che la denuncio quella ragazza. La denuncio.
JEFF – E le ha detto per come la trattavi, ha detto…
V.M. – Sì.
JEFF – “…se non andava Adriana, andavo io dai Carabinieri”, ha detto.
V.M. – Sì, sì, sì, sì, ma guarda… guarda… eh! Vado io e la denuncio.
JEFF – Io te lo dico perché è giusto che lo sappia.
V.M. – Io voglio, Jeff, la mia roba. Voglio i contanti; voglio le (monete) d’oro, chiaro? Non si scappa. Non si scappa.
JEFF – Io… io gli ho già parlato.
V.M. – No, no, tu sei parte in causa; tu sei parte in causa. Tu stai facendo i lavori.
JEFF – Io sono parte di niente.
V.M. – Tu stai facendo i lavori.
JEFF – Quello sì.
V.M. – E allora… e allora voglio il mio.
JEFF – Ma nessuno dice il contratto.
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JEFF – Non stiamo a far casi… tu… Ma cosa ti costa fargli vedere un contratto di affitto? Vai a fare ‘sto contratto, no?!
V.M. – Ma devo trovare la casa prima. Guarda, guarda, ti mostro.
JEFF – In mezz’ora sei a Trieste, giusto? Vai! Prendi una casa e gli fai vedere che hai preso ‘sta benedetta casa. Cosa ti costa?
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