LA FARSA DEL TENTATIVO DI ACCORDO
10 febbraio 2021
Dopo il tentato rapimento e l’essere andato a fare l’ennesima denuncia dai Carabinieri di Remanzacco assieme al suo complice e guardia del corpo, Simone Hudorovic, Jeff, il figlio di Franco, evidentemente consigliato, vista la determinazione del padre di andare dai Carabinieri a denunciare il tutto (il padre ancora non sapeva delle loro spontanee dichiarazioni fatte poco prima ai carabinieri di Remanzacco, e siccome si suppone non avendo ancora fatto sparire tutti i beni del padre dalla casa di Povoletto ed avendo ancora bisogno di tempo), manda al padre un messaggio alla ore 12:30: “Facciamo un accodo scritto con l’avvocato e risolviamo tutto, io comunque non ho rubato nulla“.
Il padre gli risponde: “Facciamo qualsiasi accordo e davanti a qualsiasi avvocato, io voglio le mie monete e voglio i miei denari i miei risparmi e di me non sentirete più parlare. Io ho una parola sola ma questo l’accordo di base: il mio denaro e le mie monete e dopo fate quel che volete con la casa, con i campi, con la casa in montagna, piscine eccetera io voglio solo quello che è il mio e lascio a tua madre tutto il resto…” Al messaggio fa seguire un vocale e non immaginando ancora che lui e sua madre erano complici e d’accordo nel portarmi via tutto gli dico: “Se vuoi un accordo vieni ora a casa mia, previa telefonata, e porta quello che devi. Ma non pensare che io rinunci al mio… Ho già rinunciato alla casa… al resto no.”
Il figlio gli risponde: “Stiamo parlando con l’avvocato. In giornata verrai chiamato e ci incontriamo nello studio. L’unico modo di risolvere è così, l’avvocato che fa firmare l’accordo e chiuso tutto. verrai chiamato dopo.“
Alle 16:00 Franco parla con un avvocato interpellato dal figlio e che lui tra l’altro conosce e del quale ha stima, a l’avvocato gli dice che ha parlato con il figlio e che lo aspetta con la mamma il giorno dopo alle ore 09:00 del mattino per risolvere il tutto.
Il giorno dopo 11 febbraio 2011 l’avvocato chiama Franco e gli dice che ha parlato sia con suo figlio che con la moglie, che hanno stabilito i termini dell’accordo.
Poi Franco incontra il figlio dall’avvocato e rimangono d’accordo che il giorno dopo la mamma ed il figlio sarebbero dovuti andare dall’avvocato per concretizzare il tutto.
Uscendo, il figlio dice al padre: Stai attento a quello che fai perché io sono amico degli zingari e con loro non fai molta strada” e mi fa il gesto di tagliare la gola.
Per nulla intimorito, Franco lascia perdere perché, anche volendo, non riconosceva più il figlio in quell’essere che aveva davanti.
Non avendo ricevuto alcuna notizia da parte dell’avvocato che doveva portare avanti la trattativa, il 14 febbraio Franco chiama l’avvocato il quale, molto arrabbiato, gli dice che è stata tutta una presa in giro , che lui ha chiamato più volte la Dettori, che prima rispondeva pimpante, poi quando lo riconosceva, diventava affannosa dicendo che aveva il Covid e che non poteva muoversi… Jeff sparito… Tutta una presa in giro.
Quanto sopra sono stati gli ultimi contatti di Franco con il figlio. La moglie invece è dal giorno della denuncia che si nasconde e non si fa sentire. Ha bloccato il telefono e per loro due il padre e marito, vero proprietario di tutto, non esiste più.
Evidentemente dal giorno del tentato rapimento avevano bisogno ancora del tempo per far sparire le ultime cose ed hanno usato la scusa dell’accordo, per tenere buono e lontano Franco. Poi, fatto sparire tutto, si sono resi latitanti… Tanto sapevano che lui non poteva avvicinarsi alla casa ed alle loro persone, e si sentivano forti di questo.